martedì 19 ottobre 2010

Doesn't Mean Anything



Quattro ragazzi, una macchina e una canzone. Così rimarrà per sempre nella mia mente. Quelle luci che spuntarono dall'angolo della piazza ci han fatto capire che ci eravamo riusciti, finalmente, per l'ennesima volta. La voce di Alicia Keys non sembrava provenire dall'autoradio, ma come in quelle scene di film dove tutto sembra perfetto e irreale, sembava provenire dal cuore.

Io abito in un piccolo paesino di campagna dove da ormai centinaia di anni si ripete una tradizione importantissima per tutti i ragazzi che compiono 18 anni.
L'anno scorso toccava a noi, i coscritti del 1991, i ragazzi con cui sono cresciuta, con cui giocavo all'asilo, alle elementari e alle medie, che mi hanno vista piangere, ridere, mi hanno confortato, i miei amici più cari, quelli di cui posso fidarmi.
I ragazzi devono salire il palo della cuccagna, ingrassato a dovere, e mostrare a tutto il paese di essere maturi, capaci, grandi. E' un rito di passaggio che ha dietro molto di più di quello che si mostra al mondo la terza domenica di Ottobre, la giornata in cui si festeggia la Madonna della Salute, Santa Protettrice del nostro paese. C'è molto più di tutto questo... ci sono emozioni che difficilmente riesco a descrivere a parole, perchè solo chi le ha vissute può capire.
Noi abbiamo iniziato a preparare tutto molti mesi prima, perchè volevamo fosse tutto perfetto, ed è stato proprio così.
Serate trascorse ad arrampicarsi al palo del campo sportivo, giornate distesi e dipingere grandi lenzuoli per addobbare il nostro carro, mille parole dette, tante risate, tante preoccupazioni che poi si son sciolte in un grande urlo liberatorio quando siamo riusciti a raggiungere la cuccagna posta nell'alto di quel palo al primo tentativo.
Un grande urlo che ci ha liberato da tutto e da tutti, che ci ha resi grandi, che ci ha fatto entrare nella storia.
Una nottata passata svegli a pulire il tradizionale scherzo che quelli dell'anno prima fanno ai coscritti, 120 quintali di segatura che abbiamo spazzato a mano dalla piazza per poter mettere il palo della cuccagna al proprio posto. Il pomeriggio 8 dei nostri ragazzi hanno portato, nella tradizionale processione per le vie del paese, la Madonna a spalla e poi è iniziato tutto. L'attesa, il prepararsi con le tute dipinte da noi, l'arrivo in piazza davanti agli occhi contenti e sbalorditi di tutti, la gioia... la vittoria e la festa.
Ho sempre pensato che fossimo una coscrizione unita, ma non mi sarei mai aspettata tanto finchè non ho vissuto la giornata di ieri.

Ho visto l'unione dei miei amici, ho visto quanto, il rispetto di ognuno, ci ha mostrato a tutti forti, intaccabili da niente e da nessuno.
Nè "adulti" ne politici possono distruggere quello che abbiamo creato, perchè siamo noi, i coscritti del 1991, e non ci facciamo abbattere da bugie create per sotterrare dei ragazzi che hanno dato il cuore per raggiungere il massimo, e ci sono riusciti.

Ringrazio: Alessandra, Elisa, Erika, Erika, Isabella, Riccardo, Mattia, Mirco, Giulio, Marco, Michele, Francesca, Valentina, Emilia, Davide, Jessica, Greta, Anila, Giada, Andrea, Yuri, Eva, Elisa, Simone, Andrea, Chiara, Davide...





lunedì 11 ottobre 2010

Behind Blue Eyes



Scrivo ancora in diretta dall'università per aggiornarvi su quello che sta accadendo.
Prima News tra tutte, scoperta con mia immensa gioia Venerdì pomeriggio sul tardi è stata forse quella su cui speravo di meno.
Ho sempre pensato che Pordenone non mi potesse fornire troppo nella vita e invece, qualcosina mi sta dando.
Da Sephora, finalmente, hanno aperto due nuovi stand, quello della Make Up Forever e quello della Benefit...
Ho già in mente alcuni acquistini da fare e poi li posterò qui, cercando di dare un'impronta anche tutorialistica a questo mio spazio di vita chiamato Bullets.
Sono sempre stata, fin da piccola una grande appassionata di trucco e make up, la mia è una vera e propria passione che a volte sfocia nella pazzia, soprattutto trovandomi di fronte a un M.A.C. Store che purtroppo posso visitare solo nei miei viaggi, visto che il più vicino è a Venezia all'interno della Coin.
Iniziamo con questo nuovo progetto Make Up - Musicale e vediamo che cosa salta fuori.
Intanto ascolto Behind Blue Eyes degli Who, altra mia grande passione che alle volte mi fa sentire adulta nel mio corpo di ragazza... ah, quanto avrei voluto vederli in concerto nei loro anni fiorenti...

Ieri sera sono stata al cinema a vedere il nuovo film di Leonardo di Caprio, Inception, diretto da Christopher Nolan.
Beh che dire, poche parole... Un film secondo me spettacolare che in un certo senso mi ha lasciato un vuoto interiore che difficilmente riesco a spiegarmi. Diamine, alla fine è solo un dannatissimo Film.
Tempo fa, durante qualche lezione noiosa stavo parlando con la mia compagna di banco proprio di come fosse effimera la certezza della consistenza della vita che stiamo vivendo. E se tutto questo fosse un sogno?
E le parole e i sentimenti detti da un'amica sincera durante il tragitto in treno fossero solo proiezioni della nostra mente?
Mah, grandi dubbi di una persona che sta per affrontare una pesante lezione di matematica.
Vi terrò aggiornati su tutto e anche su questa maledetta voglia di iniziare a fare video su Youtube che ormai mi perseguita come la sete a Ferragosto.


Ps. Il nuovo acquisto che voglio fare è questa famosissima tinta per labbra e per guance... spero a presto la review.



LylaEditors

venerdì 8 ottobre 2010

Certe Notti

Non ho amato mai particolarmente la musica italiana, forse per il degrado che sta affrontando ormai da parecchi anni, forse per una semplice questione di gusto personale. I motivi sono molteplici...
Da piccola avevo un vecchio mangiacassette che mi è stato regalato dallo zio e che custodisco ancora gelosamente. E' un aggeggio nero e dalle forme così appuntite che non pareva proprio un gioco per bambini, ma era quello che mi permetteva di ascoltare le vecchie cassette di mia madre che avevo trovato un bel giorno mentre cercavo i trucchi e i vestiti nel suo armadio.
Ricordo perfettamente quell'oggettino prezioso che ha accompagnato la mia infanzia. Era una cassetta nera di Tina Turner e la mettevo sempre, mentre giocavo, mangiavo, mi lavavo i denti... sempre, fino a farla odiare da mio padre che non sopportava più la voce graffiante della grande Tina.
Amavo quella cassetta... e credo di amarla ancora oggi, come quei bambini che non riescono a vivere senza il loro libro di favole preferito.
La canzone più famosa di quella musicassetta era Simply The Best, e io la cantavo storpiando tutte le parole, ma mi divertivo da matti tanto che se la ascolto adesso sembra di sentire un suono che fa parte quasi di me, come la voce di mia madre o quella di mio padre.

L'altra mattina ho preso l'autobus molto presto per andare a prendere il treno che mi portasse diretta a Udine verso la mia Università.
Da Brani Casuali del mio I-pod viene fuori Certe Notti di Ligabue che, se proprio vogliamo essere sinceri, non mi ha mai fatto alcun effetto.
Però decido di non proseguire oltre, forse perchè l'oscurità delle sei del mattino è così suggestiva da lasciar senza fiato e Certe Notti in un certo senso ci stava bene. Immaginarsi in una vita senza pensieri e problemi in quel momento mi faceva stare bene, come quando ascoltavo gli 883 da piccola, altra mia passione che racconterò più avanti, se vorrò.
Con il Liga in sottofondo appoggiata al finestrino mi sono chiesta se il destino non è stato troppo crudele con me e mi sono lanciata in uno dei rari momenti di riflessione-semi-incazzatura che mi fanno rimanere con il pensiero fisso per tutto il giorno.
Cazzo.
Non capisco per quale motivo tutti vogliano andare a fare i medici spinti da uno spirito alla dottor House o Grey's Anatomy e poi la gente muore per un parto o per l'asportazione dell'appendice.
Cazzo.
Se esco con il 100 e lode dalle superiori non è detto che l'unica cosa alla tua altezza sia fare il medico, perchè per quel lavoro non bisogna essere solo bravi, ma anche avere un gran cuore.
Cazzo.
Esci con il 100 dalle superiori e non sai nemmeno eseguire un'equazione fratta, io qualche domanda me la farei.
Cazzo.
Sono stanca di queste raccomandazioni.

Certe notti coi bar che son chiusi
al primo autogrill c'è chi festeggerà
non si può restare soli
certe notti qui
e chi s'accontenta gode
così così
certe notti sei sveglio
o non sarai sveglio mai
ci vediamo da Mario prima o poi...

Certe notti ti senti padrone
di un posto che tanto di giorno non c'è
certe notti se sei fortunato
bussi alla porta di chi è come te
c'è la notte che ti tiene fra le sue tette
un po' mamma un po' porca com'è
quelle notti da farci l'amore
fin quando fa male
fin quando ce n'è.

Ps: Studierò centromilavolte di più, se è umanamente possibile, per il test del prossimo anno... sennò mi rassegnerò al fatto che il mio può solo e soltanto essere un sogno.
Intanto l'incazzatura prosegue, perennemente e in un certo senso, ancora grazie Ligabue che, nonostante la mia diffidenza rimane sempre il mio sfogo segreto.


LylaEditors

martedì 5 ottobre 2010

I just can't get enough...

In diretta dall'università scrivo oggi questo post.
Sono in attesa del mio turno alla segreteria studenti dove consegnerò quella che sarà credo la mia "carta" vincente contro il destino...
Gli auricolari ben saldi nelle mie orecchie stanno sparando I just can't get enough dei Depeche Mode, e non credo esista canzone migliore per rallegrare questa giornata così grigia in quel di Udine. Lunedì si deciderà tutto e non vedo l'ora di vedere a chi andrà stavolta il goal... la partita credo sia rimasta Martina 0-2 Destino (infausto).
Il silenzio in questo posto sembra così assordante se faccio tacere i Depeche... mah, forse è meglio continuare a sperare in bene, perchè tutto sembra mettersi contro di me in questo periodo.

Ho voglia di fare shopping...

When I'm with you baby, I go out of my head
And I just can't get enough, I just can't get enough
All the things you do to me and everything you said
And I just can't get enough, I just can't get enough

We slip and slide as we fall in love
And I just can't seem to get enough of

We walk together, we're walking down the street
And I just can't get enough, I just can't get enough
Every time I think of you I know we have to meet
And I just can't get enough, I just can't get enough

It's getting hotter, it's a burning love
And I just can't seem to get enough of...


LylaEditors