giovedì 2 settembre 2010

Dinosaurs


Sopra il letto ancora da sistemare c'è un libro, la borsa, il cappotto... qualche foglio.

Il Maccabees girano sul mio stereo da ormai una buona mezz'ora e tutto mi sembra fermo, immobile statico.

Oggi ho affrontato quel test su cui non mi pronuncio, vuoi per scaramanzia, vuoi perchè non ho proprio idea di cosa dire.

Staremo a vedere.


La prima volta che sentii nominare la parola Maccabees fu a Roma, fuori, davanti al Tendastrisce in attesa dell'irrefrenabile corsa che mi avrebbe portato per l'ennesima volta in prima fila davanti agli Editors. Non sapevo chi fossero e nemmeno potevo immaginare che tipo di sonorità avessero, però il nome faceva figo: "Maccabees", così Englishness... Britishness... suonava bene.

Quando arrivarono sul palco come supporters mi apparvero subito dei bei tipi, particolari; il cantante Orlando Weeks portava una pettinatura troppo... non so nemmeno trovare l'aggettivo giusto, YESSSSSS e subito occuparono un posto in me.

Dinosaurs soprattutto...

L'ultimo loro lavoro s'intitola Wall Of Arms e dalla prima all'ultima traccia è un tripudio di suoni, melodie emozioni fantastiche. Ho ascoltato pochi album belli cosi...(a parer mio è chiaro).

Così sfacciati, energici, allegri, unici... così Maccabees.

"I want nothing tonight to hold but you, I keep this pillow it's just a poor substitute for a soul"
LylaEditors

Nessun commento:

Posta un commento